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Walk On Rights 2020: i Vincitori

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Anna Cercignano: Il paese delle meraviglie

Categoria Disegno o Fumetto
Anna Cercignano: Il paese delle meraviglie

“Nella mia tavola di fumetto,un’Alice migrante si accinge a inseguire un Bianconiglio che l’attende su una barca di migranti. Nei suoi occhi la paura e l’incertezza di un percorso rischioso, per entrare attraverso quella porta stretta e spietata che potrebbe dare accesso ad un futuro migliore. Ho pensato all’analogia dell’Italia, detto il “Bel paese” ed il “Paese delle Meraviglie” dell’Alice della fiaba.”


Diego Stellino: Assoluto Rifugio

Categoria Fotografia Digitale
Diego Stellino: Assoluto Rifugio

“La ricerca del rifugio è il bambino nella folla attaccato alla gonna della madre, tenendosi stretto mentre osserva il mondo attorno. Scattata nel settembre 2016 in un campo non ufficiale di rifugiati siriani in territorio turco a pochi chilometri dal confine (zona Kilis [Turchia], nord di Aleppo [Siria])”


Categoria Musica
Chicano: Cercando Rifugio


“Nel brano racconto, immedesimandomi in un personaggio che sta cercando rifugio e migrando dalla sua terra, tutte le vicissitudini che egli vive durante il viaggio della speranza che lo porta dal suo luogo natio alla terra promessa, attraversando il deserto e il mare con tutte le difficoltà e le condizioni disumane annesse per poi giungere finalmente a destinazione.”


Categoria Video
Paolo Propoli: Addo’ ce sta ‘o mare

“‘Terra mia, terra ‘e nisciuno’.
Qual è la mia terra? Quale diritto ho per reclamare la ‘mia terra’ o per decidere chi deve o può calpestarla?
E se fossi nato su un altro terreno lontano da qui? Allora questa non sarebbe più la mia terra ma di qualcun altro. La mia terra sarebbe la tua, e la tua terra sarebbe mia.
E se io fossi nato in una terra maltrattata, ferita dalla guerra e dalla miseria, e trovassi il coraggio di estirpare con dolore le mie radici, violentando l’amore primordiale per quegli amabili luoghi, partendo in un viaggio della speranza?
Poi c’è la terra di nessuno, la terra di mezzo, il mare. Terra di nessuno in mezzo alle terre abitate dagli uomini, Mediterraneo. La congiunzione, il legame tra la terra mia e la terra tua.
Ma a volte il legame tradisce, disperde, respinge, uccide.
Eppure tutti proveniamo da lì, dalla terra di mezzo, la terra di nessuno.
Forse è lì che vive ancora una scintilla di amore universale. Lo sento, che si difende ancora nel tumulto dell’odio e delle prepotenze.”


Categoria Testo in Prosa o Poesia
Michela Bressan: Innocenza

“Il racconto è ambientato nel Campo profughi di Maratane, in Mozambico, progettato come un contesto di assistenza e integrazione per i rifugiati che per la mancanza di risorse, il sovraffollamento, le precarie condizioni sanitarie e il totale disinteresse del Governo hanno reso un limbo da cui è impossibile uscire. Il tema dell’ingerenza dei cooperanti è molto delicato. Tanti volontari sono spinti dal genuino desiderio di mettersi a disposizione di chi ne ha più bisogno, eppure, anche quando l’unico obiettivo è quello di aiutare in modo disinteressato, emergono inevitabilmente bias interiorizzati e ipocrisie. Le nostre migliori intenzioni non ci assolvono. Il racconto è basato su fatti realmente accaduti e il punto di vista è quello di una bambina, Innocenza. Anche se dalla mia posizione di privilegio non ho alcun diritto di parlare per conto suo o della sua famiglia, ho provato a darle voce e a onorare il debito della memoria che ho nei suoi confronti.”

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